Prende il via all’Università di Bologna il progetto “Care Sustainability in an Ageing Society”, nell’ambito del parternariato esteso Age-IT: gli studiosi lavoreranno per trovare le migliori soluzioni mediche, tecnologiche, sociali e di policy per la cura della popolazione anziana.
Sviluppare soluzioni mediche, tecnologiche, sociali e di policy per migliorare il benessere degli anziani non autosufficienti e di chi si prende cura di loro. È l’obiettivo del nuovo progetto di ricerca PNRR “Care Sustainability in an Ageing Society” – Spoke 5 del parternariato esteso Age-IT, il cui Hub è coordinato da Università di Firenze – che sarà inaugurato venerdì 12 maggio all’Università di Bologna alla presenza del Prorettore per la Ricerca, Alberto Credi, nella sede del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali (Strada Maggiore, 45 – Bologna).
Al progetto partecipano, oltre all’Università di Bologna, anche le Università del Molise, Padova, Milano-Bicocca ed anche ISTAT, l’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani (INRCA – IRCSS) e l’azienda milanese Beta 80 Group.
Nei prossimi decenni, proseguendo una tendenza già in atto, in Italia il numero di anziani non del tutto autosufficienti è destinato ad aumentare in misura significativa. Questa dinamica demografica sta avendo ed avrà importanti ripercussioni sulla richiesta di servizi di cura, sui costi sociali ed economici connessi alla necessità di fornire cure di lungo termine a un crescente numero di persone, sulla organizzazione dell’assistenza agli anziani.
Ad accrescere l’urgenza di affrontare, sistematicamente e strutturalmente, il tema del sistema di cure a lungo termine ci sono anche altri importanti cambiamenti della società italiana: il basso tasso di fecondità, l’aumento delle persone senza figli, la crescente partecipazione delle donne al mercato del lavoro, l’innalzamento dell’età pensionistica hanno inciso fortemente ed in maniera negativa sulla numerosità dei potenziali caregiver informali. Queste dinamiche, quindi, hanno accentuato lo squilibrio tra la crescente domanda di cure e i limiti dal lato della offerta potenziale di cure da parte di istituzioni pubbliche, settore privato e cooperativo, associazioni di volontariato e famiglie.
Il PNRR ha individuato come uno dei suoi punti chiave l’analisi e l’individuazione di soluzioni tecnologiche, sociali e di policy per rendere sostenibile il futuro sistema di cure di lungo termine. L’Università di Bologna coordinerà nei prossimi tre anni il gruppo di Università, IRCSS, Istituti di ricerca e Aziende che, all’interno del progetto Age-IT, si occuperà del tema della sostenibilità della fornitura di cure alla popolazione anziana.
Il progetto mira a individuare le migliori soluzioni mediche, tecnologiche, sociali e di policy per rispondere alla necessità di migliorare il benessere degli anziani non autosufficienti e di chi si prende cura di loro, secondo modalità che siano economicamente e socialmente sostenibili per le istituzioni pubbliche e il sistema di welfare, e che allo stesso tempo tengano conto dei modelli organizzativi delle famiglie italiane e dei sistemi socio-sanitari regionali. Parte essenziale del progetto è inoltre individuare soluzioni che siano sostenibili anche per la popolazione anziana che vive nelle aree interne e quindi meno servite dai servizi pubblici e privati.
Il progetto “Care Sustainability in an Ageing Society” realizzerà innanzitutto un quadro delle necessità e risorse di cura per la popolazione anziana in Italia e delle future dinamiche demografiche e sociali che impatteranno sul settore delle cure di lungo termine.
Il gruppo di partenariato avrà anche il compito di sviluppare protocolli sperimentali per l’ideazione di strumenti tecnologici e soluzioni e-health, che permetteranno di migliorare la salute del caregiver e, in ottica bidirezionale, anche quella dell’anziano non autosufficiente. Queste fasi sperimentali si concentreranno nel territorio della AUSL Romagna e in alcune circoscrizioni della città di Milano e del Molise.
Un ulteriore obiettivo del progetto è la predisposizione di una piattaforma in-formativa che, in ottica integrata e persona-centrica, abbia lo scopo stimolare l’empowerment dei soggetti che forniscono cura sia formale che informale all’anziano non autosufficiente (in ottica formativa) e ne accrescano le conoscenze relative a competenze necessarie e aspetti legali di rilevanza per lo svolgimento dell’attività richiesta.
Infine, le istituzioni partecipanti al progetto avranno il compito di individuare soluzioni di policy che permettano di garantire la sostenibilità economica e sociale del futuro sistema di cure per la popolazione anziana in Italia. Queste linee guida, così come le soluzioni tecnologiche identificate, saranno di riferimento anche per altri Paesi europei che, come l’Italia, si troveranno nei prossimi decenni a dover affrontare la sfida di una popolazione che invecchia.